Giuseppe Lavazza (nell’immagine principale) è stato nominato Presidente dell’omonimo Gruppo torinese, rilevando la carica dal cugino Alberto Lavazza. Un passaggio dalla terza alla quarta generazione di famiglia nel segno della continuità gestionale e della garanzia del proseguimento dei piani di sviluppo della società torinese che ha visto raddoppiare il fatturato nel giro di poco più di un decennio, passando da 1 miliardo di euro del 2011 ai 2,7 miliardi del 2022. L’obiettivo, in base alle dichiarazioni rese ai quotidiani da Giuseppe Lavazza, è raggiungere in pochi anni i 4 miliardi di euro di fatturato.
Obiettivo crescita all’estero
Giuseppe Lavazza ha sottolineato la sempre maggiore rilevanza dei mercati esteri, che per l’azienda rappresentano il 70% del fatturato, con l’obiettivo di nuove acquisizioni, se necessario con l’apporto di partner finanziari. Acquisizioni che stanno caratterizzando anche canali non tradizionali per l’azienda, come, per esempio, l’e-commerce, vedi il recente acquisto in Francia della piattaforma MaxiCoffee.
Barra a dritta sulla sostenibilità
Giuseppe Lavazza ha anche ribadito il ruolo fondamentale della sostenibilità nella strategia aziendale, sottolineando la necessità di creare impatti positivi a lungo termine e prosperità diffusa, coinvolgendo sempre più le comunità in cui Lavazza opera, con una ricaduta virtuosa sia dal punto di vista economico che sociale e ambientale.
La società, inoltre, si sta impegnando ad azzerare le emissioni di carbonio per mezzo di una strategia di riduzione e compensazione, appunto, delle emissioni denominata ‘Roadmap to Zero’.