Dopo Wendy’s, Starbucks e McDonald’s, anche da Chipotle iniziano a cadere teste: la catena ha dichiarato infatti il licenziamento di 25 persone dalla propria sede centrale. È quanto emerge da una e-mail inviata a RestaurantDive da Laurie Schalow, Chief corporate affair officer dell’azienda, a conferma di quanto preannunciato da Bloomberg nei giorni scorsi. I tagli fanno parte di un programma di ristrutturazione interna volto al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi inseriti nella strategia di crescita del format.
Il piano di riorganizzazione aziendale
Piano che prevede l’aggiunta di nuovi ruoli e investimenti in aree chiave come sviluppo, marketing internazionale, digitale, dati e analisi e sicurezza alimentare: operazioni che porteranno a una riorganizzazione del team per un miglior efficientamento. Non solo: la società ha anche modificato le regole per lo smart working, che in precedenza era fissato a due giorni alla settimana. Il format ora richiede ai propri lavoratori di essere presenti in ufficio dal lunedì al giovedì, mentre il venerdì rimane giorno flessibile. Il ritorno dei dipendenti consentirà all’azienda “di preservare la nostra cultura unica e collaborativa e realizzare i nostri piani di crescita aggressivi”, ha affermato Schalow.
I numeri
RestaurantDive fa notare che la ristrutturazione sembra comunque non essere correlata alle performance del format. Lo scorso trimestre, Chipotle ha registrato un aumento delle vendite del 10,9% rispetto allo stesso periodo 2022 e il suo utile netto è stato di $ 291,6 milioni rispetto a $ 158,3 milioni nel trimestre di un anno fa. Sempre alla fine dello scorso trimestre, l’azienda contava 2.892 unità e l’ambizioso obiettivo è quello di raggiungere i 7.000 punti vendita nel prossimo futuro.