Non scopriamo certo l’acqua calda dicendo che le nuove generazioni sono quelle che, nel bene o nel male, stanno impattando più sui consumi, costringendo le aziende, specie quelle del food, a rimettere il cliente al centro delle proprie strategie. E il portale RestaurantDive spiega come creare menù che possano risultare attrattivi per la Gen Z.
Le sfide
Anzitutto c’è da considerare che la Gen Z, con il suo alto livello di digitalizzazione, rappresenta un’entusiasmante opportunità per gli operatori della ristorazione, in quanto può connettersi con la propria clientela a un livello più profondo. Creando voci di menù che siano in sintonia con i loro valori, è infatti possibile interagire con questa nuova e vivace base di consumatori. Ma la Gen Z è ben lungi dall’essere un gruppo omogeneo. Gli interessi e le preferenze abbracciano un ampio spettro, modellato dalle diverse fasi della vita, e questo rappresenta indubbiamente una grande sfida per il comparto horeca.
Le preferenze
Ma allora cosa vuole veramente la Gen Z? Quando si tratta di cibo, ricerca quasi un perfetto equilibrio tra il rispetto dei classici e uno spirito più avventuroso, distinguendosi così dalle generazioni più anziane. Morning Consult ha condotto un sondaggio a risposta aperta, ponendo la semplice domanda: “Qual è il tuo cibo preferito?”. Le risposte non hanno riservato grandi colpi di scena: la pizza ha conquistato la corona con circa il 20%, seguita da pollo (13%), pasta (11%), hamburger (7%) e sushi (6%). La vera sorpresa è stato scoprire che ben il 62% degli intervistati si è avventurato nel provare nuove bevande nell’ultimo mese, mentre il 57% ha esplorato nuovi piatti nei ristoranti e il 51% si è recato in ristoranti o bar non familiari.
I consigli
Per conquistare davvero i cuori e i palati della Gen Z, gli operatori della ristorazione devono andare ben più in profondità, cercando di attingere ai loro desideri. Ad esempio, dando priorità a fattori come scelte attente alla salute, personalizzazione dei pasti e voglia di viaggi culinari, possiamo curare menu che siano in profonda sintonia con le preferenze di questa generazione.
Gli Z-Trend
Cibo sano, trasparenza e piatti bilanciati sembra essere un vero e proprio mantra per i più giovani. Così come la possibilità di personalizzare il pasto secondo le proprie esigenze. E a pensarci bene, il successo del poke, da I Love Poke a Poke House è lì a dimostrarlo. Non manca ovviamente l’audacia nello sperimentare e provare cibi e bevande nuove, e in questo la ristorazione italiana in genere, con le diverse novità sul menù e le limited edition, sembra già abbastanza attrezzata. Spostando il focus sull’esperienza, scontata ovviamente la volontà di interagire e socializzare online, quindi libero sfogo a challenge (non pericolose ovviamente) e gamification.