Il Mannarino, l’insegna di macelleria di quartiere con cucina, ha avviato le operazioni per l’allevamento di animali propri grazie ad un accordo con piccoli produttori nazionali, il ’Disciplinare de Il Mannarino’. Si tratta un’intesa ispirata al piano decennale della Commissione Europea ‘Farm to Fork (F2F)’ con cui l’UE intende guidare la transizione verso un sistema alimentare etico e sostenibile, dalla produzione al consumo.
L’obiettivo dichiarato è la regolamentazione di allevamenti capaci di tutelare il benessere dell’animale, aumentando lo standard dei prodotti firmati Il Mannarino, oggi rappresentati dalla Fassona Piemontese e dei Black Angus italiani. Il neonato disciplinare serve infatti a preservare gli standard nutritivi e regolamentare la gestione delle stalle. Gli animali vengono così nutriti con cereali e semi coltivati vicino agli allevamenti e vengono lasciati circolare liberamente nei campi per sviluppare una muscolatura naturale.
Nasce il MannaLab, tra qualità e formazione
L’espansione de Il Mannarino continua con l’inaugurazione del MannaLab a Monza in Via Ghilini, un laboratorio di proprietà per la lavorazione della carne, per un controllo totale della filiera di produzione. La filosofia ‘Nose to tail’ (‘dal naso alla coda’) fa si che anche i tagli meno nobili siano utilizzati nell’offerta del marchio, un listino che vanta prodotti quali le bombette, le polpette della nonna, le tartare di Fassona e il ragù bianco. Il Mannalab è inoltre un luogo pensato per la formazione dei giovani macellai, che entrano in contatti con i colleghi più esperti lavorando personalmente ad ogni taglio di carne. I prodotti finali arricchiscono così la linea gastronomica “A casa di nonna” o i banchi delle macellerie di quartiere.
In concomitanza con l’apertura del Mannalab, i Co-founder del marchio Gianmarco Venuto e Filippo Sironi hanno annunciato due aperture il prossimo giugno, a Modena e a Genova. “Siamo orgogliosi di poter affermare che Il Mannarino controlla il 100% della sua filiera, dall’allevamento in stalla alla lavorazione all’interno del laboratorio, fino alla somministrazione nelle nostre macellerie con cucina – hanno dichiarato i due fondatori –. Sin dal primo giorno, infatti, ci siamo impegnati per selezionare piccoli allevamenti locali, con cui instaurare una relazione di fiducia, definendo insieme quello che è il miglior metodo per ottenere un prodotto buono e, al tempo stesso, garantire il massimo benessere degli animali. Il nostro obiettivo è estendere il metodo de Il Mannarino, che promuove un processo di allevamento più circolare e sostenibile. Oggi, con l’apertura del MannaLab, i nostri macellai hanno inoltre la possibilità di sezionare personalmente ogni taglio di carne e realizzare tutte le preparazioni che, entro poche ore, vengono portate alle nostre botteghe di quartiere, pronte per essere servite”.