A dieci anni dall’apertura Eataly rinnova il flagship store di Milano, che nel 2014 ha visto la luce negli spazi dell’ex Teatro Smeraldo in zona Porta Garibaldi. Le novità – che comprendono un ripensamento totale degli spazi interni, un nuovo modo di intendere l’esperienza di acquisto e una diversa anima ristorativa del punto vendita – sono state presentate da Andrea Cipolloni, Amministratore delegato del Gruppo insieme a Thomas Bartoli, architetto responsabile del progetto, Francesca Mauri, Direttore marketing ed Enrico Panero, Direttore sviluppo prodotto.
Una crescita in Italia e all’estero
“Eataly sta vivendo un momento importante della crescita nel mondo – ha dichiarato Andrea Cipolloni. La strategia di sviluppo è concentrata sul Nord America. A confermarlo ci sono le aperture di Short Hills in New Jersey a metà ottobre, le due in agenda nella primavera del 2025, all’interno di Aventura Mall a Miami e a Philadelphia, e quella prevista per la fine del prossimo anno a West Palm Beach. Così come sempre nel Nord America verrà lanciato un nuovo concept più piccolo e veloce da sviluppare, le cui prima aperture sono calendarizzate per la metà del 2025. Il piano di sviluppo di Eataly prevede anche l’implementazione del canale travel retail, che ha esordito col punto vendita di Fiumicino grazie alla partnership con Avolta, e che presto vedrà la realizzazione di altri negozi negli scali parigini di Orly e Charles de Gaulle e presto anche negli aeroporti di Stati Uniti, Europa e Asia. L’Italia però rimane una parte centrale del nostro modello di business e un orizzonte in grande crescita – ha specificato il manager. La ristrutturazione del flagship store di Milano va proprio in questa direzione, testimoniando l’importanza del mercato italiano per il brand. Il nuovo Eataly Smeraldo è il risultato dell’incontro tra il dna di Eataly e le esperienze internazionali fatte attraverso i punti vendita della nostra rete globale. L’intervento di ristrutturazione ci restituisce un luogo sempre più multifunzionale e proiettato verso il futuro, in cui le esperienze di acquisto, degustazione e didattica sono ancora più immersive e offrono nuove opportunità di fruizione di spazi e servizi con particolare attenzione al lavoro dei nostri artigiani”.
Redesign ispirato dagli store internazionali
I 4500 metri quadri dello store milanese sono stati completamente ridefiniti. A partire dalle casse, sparite dall’ingresso, che hanno lasciato il posto a una caffetteria pasticceria con eleganti tavolini per fare colazione o bere un caffè. L’angolo panetteria resta dov’era, ma di fianco (dove prima c’erano gli scaffali delle bevande) sono stati sistemati i banchi del fritto, delle focacce e dei salumi e formaggi che ora si possono consumare anche sul posto sedendosi sugli sgabelli, magari sorseggiando un cocktail all’ora dell’aperitivo. Anche il mercato rimane al centro del piano terra, ma il layout è più razionale e si sviluppa in modo più efficace per favorire diversi approcci alla spesa. Tutta l’ortofrutta, per dire, è sistemata in fondo al livello: una scelta in controtendenza rispetto ai supermercati tradizionali, ma del resto “Eataly non è e non vuol essere un supermercato”, ricorda Cipolloni.
Uno store con 12 punti di ristoro
Smeraldo conta in totale 12 punti ristoro. Su tutti troneggia – è il caso di dirlo perché occupa l’intero terzo piano dell’edificio – Food & Pizza Theatre: un grande ristorante da oltre 750 metri quadri completamente rinnovato, che coniuga la pizza a più di 500 proposte di quick service, tra cibo e bevande, con un approccio informale e accessibile. Qui è possibile scegliere prodotti dalla pescheria o dalla macelleria e farseli cucinare espressi. Artisti del Vegetariano, sempre al piano terra, porta da Eataly la cucina plant blased, sempre più richiesta e apprezzata.
Al secondo piano, il rinomato laboratorio artigianale di pasta fresca Plin mentre il caseificio Miracolo a Milano diventa anche il luogo per gustare il fior di latte appena fatto. Alla pescheria, oltre a fare la spesa, si possono mangiare ostriche e crudo di pesce, secondo stagione. L’enoteca cambia posto, guadagna (tanto) spazio e mette a disposizione una carta con 170 etichette. Anche La Scuola di Eataly, che si trasferisce al terzo piano, fruisce ora di uno spazio ancora più versatile, adatto a ospitare corsi ma anche eventi.
Sostenibilità e tecnologia
Aggiornamenti, infine, anche sul piano della sostenibilità con la certificazione LEED – un protocollo che attesta il rispetto di standard di confort e risparmio di risorse energetiche – come anche su quello dell’interattività, con la soluzione Eataly Inspire sviluppata da Accenture Song per inviare suggerimenti personalizzati ai clienti in fatto di abbinamenti ed eccellenze gastronomiche.
Photo credits: Federico Bontempi.