Con oltre 130 insegne coinvolte (tra le quali spiccano i ritorni di Mc Donald’s, Old Wild West, Tosca, Doppio Malto, LaYogurteria, Löwengrube, 12Oz e Bottega del Caffé), la partecipazione delle più importanti associazioni, numerose iniziative di formazione, workshop e incontri, il Salone del franchising si è confermato la fiera di riferimento in Italia nel settore.
Giunto alla 37esima edizione, l’appuntamento milanese ha avuto luogo dal 26 al 28 settembre 2024 presso l’Allianz MiCo e si è aperto con un’analisi sullo stato dell’arte del comparto. Secondo i dati diffusi da Assofranchising ed elaborati da Nomisma, il franchising in Italia vale oggi l’1,8% del PIL. Ha consolidato nel 2023 il suo trend di sviluppo con un giro d’affari che sfiora i 34 miliardi di euro (in crescita del 9,9% rispetto all’anno precedente). Le insegne operanti in Italia sono 929 e hanno attivi 65.806 punti vendita (+4.664 rispetto all’anno precedente). Le buone performance del giro d’affari si riflettono su altri indicatori: gli occupati sono, infatti, in aumento del 13,8% (+34.919 nuovi addetti per un totale di 287.767 unità).
Tra AI e responsabilità sociale
Nell’arco dei tre giorni della manifestazione, lungo un palinsesto realizzato grazie alla collaborazione con Retail Hub – tech company di riferimento per il mondo del retail – il main stage ha ospitato workshop e tavole rotonde attorno ai temi della digitalizzazione e internazionalizzazione e approfondito aspetti immobiliari e finanziari. Roberta Gabrielli, Head of Marketing and Business Processes in Nomisma – ha delineato da una serie di tendenze in atto nel settore: “la digitalizzazione e la tecnologia giocano un ruolo fondamentale nel miglioramento dell’efficienza operativa e dell’esperienza del cliente. L’e-commerce e l’approccio omnicanale diventeranno imprescindibili, integrando negozi fisici e piattaforme online per offrire un’esperienza cliente. L’intelligenza artificiale ci aiuta a interpretare meglio i dati. Ma anche l’approccio al marketing è chiamato a compiere un’evoluzione sostanziale, spostando il focus dal prodotto al brand e ponendo l’accento sui valori che esso incarna. Un cambiamento per avvicinare di più e meglio i consumatori, che prima di tutto sono persone. In questo senso il CSR – Corporate Social Responsibility – e il rispetto dei pilastri ESG – assumono un ruolo sempre più centrale nelle strategie di sviluppo delle insegne del franchising”.
I franchisor, motori di un settore in crescita
Assieme allo sviluppo della capacità di fare sistema – tema centrale per il comparto – gli associati sono intervenuti in modo convinto su tre macroaree: la sostenibilità, sviluppando sempre più sensibilità in campo ambientale e sociale anche in relazione all’attenzione del pubblico più giovane, l’attività di governance, seguendo l’esempio delle aziende leader del mercato anche all’esterno del sistema franchise, e infine l’utilizzo dei dati, che devono essere utilizzati in maniera trasversale su tutti i processi aziendali. Temi discussi durante il convegno ‘Strategie di collaborazione con Istituzioni ed Associazioni’, che ha visto la partecipazione del Presidente di Assofranchising Alberto Cogliati, del Presidente di Federfranchising Alessandro Ravecca, di Francesca De Lucchi, Presidente Terziario Donna di Confcommercio Milano, Mario Resca, Presidente di Confimprese e Maria Luisa Castiglioni di Ubri.
“I franchisor – ha concluso Alberto Cogliati – stanno contribuendo alla creazione di un sistema virtuoso, dando più sostegno, credibilità e visibilità al sistema. Per questo crediamo che i margini di miglioramento del comparto siano ancora ampi”.