Rossopomodoro, nuove aperture a Roma e Denver

Tre nuovi ristoranti per l’insegna: uno nella prestigiosa Galleria Alberto Sordi e due negli Stati Uniti. Previste ulteriori aperture in Italia e all’estero nel 2025
Rossopomodoro, nuove aperture a Roma e Denver

Rossopomodoro, simbolo della pizza napoletana e della cucina campana autentica, continua la sua espansione con aperture strategiche: nella prestigiosa Galleria Alberto Sordi a Roma, nel cuore della città eterna, e due nuovi ristoranti negli Stati Uniti, a Denver, Colorado. Tappe significative che testimoniano la crescita costante del brand, nato nel 1998 a Napoli.

Un nuovo punto di riferimento a Roma

Situato nella storica Galleria Alberto Sordi, in Piazza Colonna, il nuovo Rossopomodoro si distingue per il design curato da Franco Costa della Costa Group, con 110 posti a sedere distribuiti su due piani. L’atmosfera, sobria ma accogliente, è pensata per valorizzare l’esperienza gastronomica: dalla zona forno, protagonista indiscusso, al banco gastronomico ricco di specialità partenopee e street food per un consumo veloce ma di qualità.

Uno scatto degli interni del ristorante Rossopomodoro a Roma

Con l’apertura di Roma, Rossopomodoro rafforza la sua posizione nella ristorazione italiana, proponendo un menù che spazia dalle classiche pizze napoletane ai piatti tradizionali, passando per opzioni vegane, vegetariane e light, tutte rigorosamente stagionali e realizzate con ingredienti d’eccellenza provenienti dalla Campania.

Rossopomodoro sbarca a Denver

Il 20 giugno 2024 Rossopomodoro ha inaugurato il suo nuovo ristorante  negli Stati Uniti, a Denver, Colorado. Questo nuovo concept fast-casual si trova nel quartiere di Central Park e rappresenta un’importante evoluzione per il brand, che già collabora con Eataly in 12 location in Nord America. La scelta di Denver non è casuale: recentemente nominata la “numero uno tra le città della pizza” negli Stati Uniti, Denver offre un pubblico con un palato sofisticato e una grande apertura verso esperienze culinarie internazionali.

Nel nuovo locale, l’autenticità napoletana è garantita da un forno brevettato spedito direttamente dall’Italia, completato con le iconiche piastrelle dorate del brand. Le pizze, preparate con impasti lievitati per oltre 24 ore e cotte in 90 secondi a 400 gradi, rispettano i rigidi standard dell’Associazione Verace Pizza Napoletana. Il menù include classici come la Margherita ‘Ruota di Carro’ e ingredienti iconici come pomodori San Marzano, mozzarella di bufala, burrata e prosciutto, accompagnati da antipasti, insalate e dessert autentici italiani.

Denver conferma l’importanza del mercato americano per Rossopomodoro, con una seconda apertura avvenuta a ottobre 2024 nel quartiere di Arapahoe. Il brand punta a consolidarsi come simbolo dell’autentica esperienza culinaria napoletana anche oltreoceano.

Una crescita internazionale

Il 2024 si conferma un anno cruciale per Rossopomodoro, che ha già celebrato aperture in Italia (tra cui Palermo, Milano e Torino) e in diverse città europee, oltre al significativo sviluppo negli Stati Uniti. Il brand si prepara ora a un 2025 ricco di nuovi progetti, sia in Italia che all’estero.

Nicola Saraceno, Amministratore delegato di Rossopomodoro, dichiara:  “Siamo entusiasti di portare la tradizione mediterranea in location così prestigiose e di espanderci in nuovi mercati come quello statunitense. Ogni apertura è un’opportunità per condividere il nostro amore per la pizza e la cultura italiana”.

Franco Costa, Presidente di Costa Group, commenta: “Siamo orgogliosi di aver contribuito al successo di Rossopomodoro con numerose aperture nel corso degli anni. Ricordo in particolare la straordinaria apertura di Venezia – San Marco, seguita dalle inaugurazioni in Inghilterra a Camden Town e Covent Garden, fino ai grandi traguardi raggiunti con Rossopomodoro Malpensa e FICO – oggi Grand Tour – con il loro look fresco e attuale. Ogni progetto è un’opportunità per rinnovare e valorizzare l’esperienza del cliente, come dimostra il nuovo locale della Galleria Alberto Sordi”.

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