Il lancio dei NOggets è la grande novità che apre il 2025 per KFC in Italia, un anno che oltre all’innovazione di prodotto avrà un ritmo di sviluppo importante con nuove aperture su tutto il territorio nazionale. Il brand, che nel 2024 ha celebrato 10 anni di presenza nel Paese, conferma così la centralità del mercato italiano nella sua strategia di espansione globale.
Tra le inaugurazioni previste, quella che assume maggiore rilevanza riguarda il flagship store di Roma: “Quest’anno prevediamo 35 nuove aperture – ha raccontato Marzia Farè, Chief marketing officer KFC in Italia, intervistata da Food Service in occasione del lancio dei NOggets –. Ora abbiamo in diretta 11 locali e nel 2025 ne apriremo tra 8 e 10, con cui andremo a coprire anche Roma, dove nella seconda parte dell’anno apriremo un flagship store molto grande, su due piani. Attualmente contiamo 113 ristoranti, abbiamo mantenuto le promesse di crescita. In media, negli anni scorsi, aprivamo 7-8 ristoranti all’anno, ma nel 2024 ne abbiamo aperti 33. Ad oggi la nostra rete di locali si trova per il 54% al Nord Italia e per il 29% al Sud e nelle isole. La fascia centrale del Paese, soprattutto Toscana ed Emilia Romagna, è il target dei prossimi mesi, sia con i franchisee sia in diretta. Da circa un anno, infatti, anche noi della company siamo diventati un master franchisee”.
Da KFC arrivano i NOggets
Come detto, oltre alle nuove aperture previste, il 2025 è anche l’anno dei NOggets in Italia, in anteprima europea: si tratta di un prodotto che vuole dire no alle preparazioni precotte, no al pollo macinato e ricomposto, preparato con pezzi interi di filetti di pollo, impanati a mano ogni giorno secondo la ricetta segreta del Colonnello, l’Original Recipe, e fritti al momento.
“Siamo la prima country di KFC che in Europa lancia questo prodotto – ha spiegato a Food Service la Cmo di KFC Italia –. Per noi è un grande risultato. Il secondo grande risultato che pensiamo di aver raggiunto, è riuscire a trasferire il posizionamento del nostro prodotto e come lo cuciniamo. No a tutto quello che è preconfezionato, surgelato. Questa è una procedura che in realtà applichiamo a tutti i prodotti ma che non abbiamo mai raccontato in maniera così corale”.