
Nel 2024 i consumi fuori casa sono cresciuti dell’11,3% a valore, ma sono calati del 6% a volume. Un dato che riflette, secondo Fipe-Confcommercio, una trasformazione profonda nei modelli di consumo e nelle abitudini degli italiani. In questo contesto, il vero nodo critico per il settore resta il lavoro.
“Abbiamo rinnovato il contratto collettivo mettendo più risorse a disposizione dei lavoratori, e investito sulla formazione professionale – ha dichiarato il Presidente Lino Enrico Stoppani, intervistato da Food Service in occasione della presentazione del Rapporto Ristorazione 2025 a Roma –. Oggi serve offrire motivazioni, prospettive e stipendi migliori per attrarre nuovi talenti. Il nostro è un vivaio di imprenditorialità, soprattutto giovanile”.
Tra le sfide più urgenti, anche il recupero delle competenze perse con la pandemia – con oltre 250.000 addetti usciti dal comparto – e un quadro internazionale che, tra tensioni geopolitiche e dazi, potrebbe penalizzare i flussi turistici e la fiducia dei consumatori.