I foodies stanno diventando attori sempre più consapevoli nel mondo del fuori casa, in Italia ma non solo. Se n’è parlato tanto la scorsa settimana durante il Global Food Service Forum e non stupisce come il primo tra i 4 Food Trend globali indicati per il 2019 da Edelman nel report “What’s on the Menu in 2019?” sia“Nutrition and Wellbeing reinvented”. Di fatto, come consumatori, siamo alla ricerca di un’alimentazione sempre più bilanciata e creata a misura delle nostre esigenze di vita. Soprattutto quando ci troviamo fuori casa. Ma non è tutto. A questa esigenza di personalizzazione, tendiamo sempre più ad associare la volontà di sperimentare combinazioni nuove di gusto e ingredienti che possano sorprendere il palato e farlo viaggiare lontano – sia nel tempo che nello spazio. Questa ricerca consapevole di novità costituisce il secondo trend indicato da Edelman per il 2019, sintetizzato in“Quest for New Flavours and Ingredients”.
Ma come possono essere conciliati queste due macro tendenze? L’attenzione alla qualità delle materie prime e la conoscenza dei propri consumatori sono entrambi elementi centrali. Lo sanno bene (e sono riusciti a metterlo in pratica) due realtà tutte italiane: Pizza Italiana Espressa e Macha Cafè. Due concept molto diversi tra loro per offerta di menu, ma simili nel modo di unire possibilità di personalizzazione dei piatti, gusto e attenzione alle materie prime. Il tutto, senza dimenticare il ruolo che il digitale gioca nel trasferire i valori alla base di entrambe le realtà.
PIZZA ITALIANA ESPRESSA: “FAI LE TUE SCELTE”
“Pizza Italiana Espressa non è un semplice mix di sapori, ma una precisa composizione di gusti scelti al momento”
Così Pizza Italiana Espressa si presenta a chi visita il suo sito web. Non una semplice pizzeria, ma una realtà che si avvicina alla pizza in modo sartoriale, dando ai clienti la possibilità di fare le proprie scelte in fatto di menu. Le opzioni per le pizze variano per basi d’impasto, condimenti e ingredienti diversi. Tutto per trovare la combinazione più adatta a soddisfare differenti esigenze di gusto e, perché no, di stile alimentare. Questo si combina a un’esperienza in store molto interattiva, elemento che si riflette anche online. All’interno del sito web ufficiale, infatti, c’è una sezione che permette di simulare che aspetto avrà la pizza ordinata all’interno del punto vendita, stimolando una discreta acquolina in bocca. Un formato molto interessante che da poco ha aperto un nuovo punto vendita, proprio a due passi dal Duomo di Milano.
MACHA CAFÉ, UNA NUOVA BOWL PER SPORTIVI CHE NON RINUNCIANO A UNA PAUSA DI GUSTO
Lo scorso 28 Giugno Macha Café, adorato dagli amanti di pause pranzo e cene salutari a Milano, ha annunciato l’arrivo di una nuova bowl nel menu. Non una qualsiasi, ma una proposta pensata apposta per gli sportivi. Infatti, la “Don’t Judge My Bowl” (questo il suo nome) è stata messa a punto grazie alla consulenza di una nutrizionista e di due tra i più noti influencer italiani esperti di fitness: cioè Giorgio Merlino e Veronica Ferraro. Una variante con meno di 400 kcal adatta a chi fa sport e vuole seguire un’alimentazione bilanciata. La vera novità? L’aver sostituito il riso bianco, base delle bowl tradizionali, con il cavolfiore: stessa consistenza, ma apporto calorico decisamente inferiore. Una sperimentazione di prodotto che nasce dalla volontà di offrire un’alternativa personalizzabile a quella che è la tipologia di foodies più affezionata a Macha Café, cioè gli amanti del “clean food”. Il risultato? Un’esplosione di condivisione social della nuova bowl, frutto anche del fatto di aver puntato su una strategia di influencer marketing particolarmente azzeccata e in linea con il posizionamento di Macha Café nello scenario del fuori casa milanese.
DAL PUNTO VENDITA AI CANALI SOCIAL: QUANDO IL RACCONTO DEL PRODOTTO E DEL SERVIZIO CONTINUANO ONLINE
Cosa rende la pizza di Pizza Italiana Espressa e la “Don’t Judge My Bowl” due #DigitalFood di successo? Innanzitutto, in entrambi i casi è offerto un racconto del prodotto e della cura con cui è realizzato che inizia in store e continua attraverso i canali digitali delle due realtà. C’è estrema coerenza tra quello che accade offline e cosa si ritrova online. Inoltre, il cliente e le sue diverse esigenze sono messe al centro. In store è offerta un’esperienza di gusto che porta le persone a sentirsi “capite”. Non devono accettare compromessi o costrizioni imposte da offerte di menu troppo rigide, riuscendo a fare spazio anche una giusta dose di sperimentazione.
di Francesca Di Cecio