Starbucks, tra le prime catene in USA a registrare un caso di contagio da Covid-19, Chick-Fil-A, Taco Bell, Dunkin’ Donuts e Chipotle stanno invitando i propri clienti a evitare di sedersi al tavolo per consumare incentivando l’utilizzo del drive thru.
McDonald’s, che ha annunciato che sosterrà economicamente i dipendenti che verrano colpiti, ha preso un’iniziativa ancor più drastica.
AUMENTO DEL DRIVE THRU E ASPORTO
Il Drive, che in Italia è prerogativa di McDonald’s e, in misura minore, da Burger King, negli Stati Uniti è posseduto dal 20% dei ristoranti, con una quota sul fatturato fino al 70%.
In questi giorni di pandemia, tutti i format che ne hanno la possibilità, tra cui le catene citate in apertura, stanno incentivando i propri clienti ad utilizzare appunto il drive thru, così come il servizio di ordine online/ritiro e il delivery, onde evitare così assembramenti all’interno dei ristoranti.
NIENTE POSTI A SEDERE DA MCDONALD’S
Se i sopracitati format stanno invitando i propri clienti ad evitare di sedersi, McDonald’s li sta letteralmente obbligando.
In una nota rilasciata lo scorso lunedì infatti, il colosso dei fast food ha annunciato che “tutti i ristoranti di proprietà chiuderanno le aree con i posti a sedere, inclusi i self-service per i refill delle bevande, per servire i propri clienti esclusivamente attraverso drive thru, asporto e McDelivery. Tale iniziativa è stata presa seguendo le linee guida indicate dagli esperti e dall’autorità sanitaria, in accordo con le restrizioni sulla ristorazione imposte a livello locale e statale.”
Pur senza nessun obbligo formale, il format si auspica una simile presa di posizione anche dagli affiliati.
Antonio Iannone