Sanpellegrino cede il marchio Acqua Vera

Il produttore di preforme in Pet, coadiuvato dall'ex AD di San Benedetto, chiude l'accordo per l'acquisizione dal gruppo svizzero
Sanpellegrino cede il marchio Acqua Vera

Sempre più focalizzata sui marchi “pesanti”, sempre più semplice la sua struttura produttiva. Sanpellegrino, la controllata di Nestlè delle acque minerali italiane, ha ceduto anche l’etichetta Acqua Vera dopo aver provveduto negli scorsi anni a vendere San Bernardo, Recoaro, Acqua Claudia e Pejo. Restano adesso nel perimetro societario Sanpellegrino, un brand mondiale, Panna e Levissima, le tre maggiori fonti del gruppo. Questa cessione è una ulteriore conferma della strategia di profonda revisione del settore acque del colosso alimentare elvetico, culminata nel 2019 con la scelta di sciogliere la divisione Nestlè Waters, guidata dal manager italiano Maurizio Patarnello, non sempre al passo con gli obiettivi del gruppo, e di ridefinire la direzione di sviluppo.

UN’ETICHETTA DA 80 MILIONI DI EURO

A comprare l’etichetta, accreditata di oltre 80 milioni di euro di ricavi e 800 milioni di bottiglie prodotte nei vari formati, non è stata però un’altra società di settore contrariamente a quanto si pensava nei mesi scorsi, quando iniziavano a circolare i primi rumors sull’uscita del marchio dal gruppo svizzero. L’acquirente, al contrario, è un imprenditore che opera a monte, si potrebbe dire, del processo di imbottigliamento. Si tratta infatti della famiglia Quagliuolo, proprietaria della Sicon, azienda siciliana – lo stabilimento è a Pace del Mela, in provincia di Messina – che produce le cosiddette “preforme in Pet”. Quelle che diventano bottiglie vere e proprie dopo il procedimento di “soffiatura” e che già produceva per Acqua Vera, oltre che per le società di imbottigliamento italiane della Coca – Cola. Per l’acquisizione di quest’etichetta, di cui non è stata comunicato il prezzo alla base dell’accordo, la famiglia Quagliuolo ha tirato a bordo Pierluigi Tosato, ex amministratore delegato di Acqua Minerale San Benedetto, e creato la “Acqua Vera”, la società veicolo che comprerà il ramo d’azienda realizzando una sorta di integrazione verticale inedita nel settore.

STRUTTURA COMMERCIALE DA RICOSTRUIRE

Non tutti e tre gli stabilimenti di Acqua Vera sono stati ceduti: al momento passeranno alla famiglia Quagliuolo solo quelli di Santo Stefano Quisquina (Agrigento) e di Castrocielo (Frosinone), mentre quello di San Giorgio in Bosco (Padova) resterà di proprietà di Sanpellegrino per il momento, e produrrà per la società acquirente. Lo stabilimento veneto, per il quale c’è un’opzione a vendere secondo quanto ha riferito una fonte vicina all’operazione, produce anche le lattine di bevande a marchio Sanpellegrino e si pone il problema di come, eventualmente, suddividere le due produzioni. La palla passa adesso a Tosato, che dovrà mettere a puntino tutta la struttura commerciale in attesa del perfezionamento dell’operazione.

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