“Eravamo quattro amici al bar”. La genesi di Alfonsino potrebbe essere comune a quella di molte altre startup ma, considerata l’origine dei quattro fondatori, è probabile che il bar in questione abbia avuto una vista sulla bellissima Reggia di Caserta.
NESSUNA COMPETIZIONE CON I COLOSSI
La startup è nata infatti nella città campana nel 2016, imponendosi da subito come il punto di riferimento per il food delivery nei piccoli centri del centro e sud Italia. Uno dei quattro fondatori, Domenico Pascarella, in una recente intervista a Food Service ha dichiarato: “Ad oggi operiamo in 5 regioni: Campania, Abruzzo Toscana, Marche, Umbria e abbiamo 26 città servite, con una popolazione che non supera i 130 mila abitanti per ogni centro. L’erogazione del servizio avviene oltre all’App, anche attraverso Facebook Messenger. Questo plus è considerato da sempre, il nostro carattere distintivo.”
La decisione di penetrare il mercato dei piccoli centri è stata, un’arma vincente a discapito delle grandi piattaforma che trovano difficoltà di penetrazione nei comuni dai 50mila ai 250mila abitanti. “Just Eat (così come altre piattaforme, ndr) non è un nostro competitor diretto, in quanto, oltre alla natura del servizio, non abbiamo molto in comune. Dagli inizi offriamo ai nostri partner componenti aggiuntive, che travalicano la mera piattaforma per la raccolta degli ordini. I riders e il delivery sono solo la punta dell’iceberg… Il paragone con Just Eat è messo in dubbio anche dal fatto che ci posizioniamo su un mercato locale. Presidiamo realtà in cui c’è spesso scarsa consapevolezza del servizio, sia da parte dei ristoratori che dei consumatori. Infine, a mio avviso, mettiamo in campo strategie di fidelizzazione diverse. Per noi la soddisfazione del cliente è messa al primo posto. Abbiamo un customer service dedicato, attivo 24 ore al giorno e premiamo la fedeltà della nostra community, con frequenti promozioni multi canale”.
SECONDA CAMPAGNA DI CROWDFUNDING AL VIA
Dopo la prima campagna di crowdfunding da 150k chiusa nel 2018, e un 2019 che si è chiuso con un fatturato di 1’2 milioni di euro e una crescita del 270%, il 10 Luglio è partita la seconda campagna, con obiettivo minimo/massimo di 350/700mila euro, che ha già fatto registrare 270mila euro di raccolta nelle prime 24 ore. Mentre scriviamo (ore 11:00 del 12/07) si stanno sfiorando i 300mila (292mila euro).
Chissà, magari tra tra qualche anno potremo scrivere di un Round H da 400m in stile DoorDash o un’operazione di M&A come Just Eat e Grubhub.
Ce lo auguriamo.
Antonio Iannone