Stato che vai, horeca che trovi. Mentre lo stato di New York continua a supportare i ristoranti col delivery cap, la Florida vedrà presto sorgere il nuovo concept di Burger King, in California la situazione è un po’ diversa, come ci racconta Emanuele Ponzo, co-fondatore di Crateful Catering, società con sede a Los Angeles, che ci ha illustrato la situazione dell’horeca nello stato della California. “Il Covid-19 ha avuto un impatto anche su un’economia forte come quelle della California, soprattutto sull’horeca. Ovviamente l’online è esploso ma sorprendentemente anche la crescita del settore immobiliare è rimasta intatta, favorita in special modo dalle leggi sui prestiti.
L’industria alimentare è stata devastata e soprattutto a Los Angeles diverse aziende anche grandi hanno chiuso i battenti per sempre. Lo Stato è corso in aiuto della ristorazione, concedendo l’utilizzo degli spazi esterni, ma personalmente non so se possa essere un’opzione valida uomo. Il settore del catering, penalizzato del divieto di assembramento, non ha ricevuto molti aiuti in tal senso”.
Il governo federale non è rimasto ovviamente con le mani in mano “Il governo ha deciso di concedere un prestito chiamato PPP per le aziende con meno di 500 dipendenti, che sarà considerato a fondo perduto se utilizzato per pagare il 75% dei salari e il 25% in affitto e utenze. Questa, personalmente, la considero un’idea geniale perché può far risparmiare al governo il costo della disoccupazione, il crollo dell’economia e allo stesso tempo favorire le aziende. Non tutti però hanno utilizzato correttamente i fondi, usandoli anche per scopi personali. Un altro grosso problema è legato al fatto che qui il Covid-19 non ha smesso di crescere e anzi i numeri sono ancora incredibilmente alti. Sono in discussione comunque altre forme di aiuti da parte del governo”.
Ovviamente, anche in California il Covid-19 ha accelerato lo sviluppo delle dark kitchen e dell’off premises, in generale. A tal proposito, non perdetevi la lunga cover story del numero di ottobre di Food Service, proprio sulle dark kitchen.
Tornando a Emanuele, ovviamente non è rimasto con le mani in mano.
“Essendo un imprenditore, ho sempre bisogno di trovare stimoli, ed è molto importante capire e calcolare il rischio di qualsiasi azione ma, come si dice “Chi non risica non rosica”. Quando tutto è stato fermato, ho deciso di lanciare diverse iniziative, come la consegna di cibo sottovuoto che può essere conservato per diversi giorni, una campagna di donazioni chiamata FuelThem per aiutare infermieri e vigili del fuoco in prima linea nonché sviluppare diverse partnership per essere pronti quando tutto si riavvierà”.