Il gruppo Caviro – la più grande cooperativa vitivinicola d’Italia che ha tra i suoi prodotti di punta il celebre Tavernello – quest’anno ha visto crescere notevolmente il proprio fatturato, arrivato a quota 362 milioni di euro (+10%), con unb utile di esercizio a 4,4 milioni di euro. A trainare le performance economiche sono state in particolare le vendite in Gdo, l’export e la produzione di alcol di Caviro Extra. Carlo Dalmonte è stato confermato dall’assemblea dei soci per altri tre anni alla guida del gruppo.
Gli investimenti effettuati nel corso degli ultimi due anni in ricerca e sviluppo, della tecnologica e della qualità del prodotto hanno permesso di fare la differenza soddisfacendo da un lato la domanda di prodotto da parte del consumatore finale e, dall’altro, garantendo il servizio e l’attenzione anche in momenti in cui l’approvvigionamento di materie prime si è rivelata un’esigenza reale e urgente.
LA PANDEMIA E GLI STILI DI CONSUMO
Già dalle prime fasi dell’emergenza, la grande distribuzione ha registrato diversi cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, e molte categorie di base hanno evidenziato trend positivi: tra queste figura il vino confezionato. Nei 12 mesi al 31 agosto 2020, i consumi di vino sono cresciuti del 3,8% a volume, mentre il dato di fatturato alle casse ha registrato un +4,4%.
In questo contesto, Caviro ha confermato la propria posizione al vertice per quota di mercato a volume e a valore. Registrando una crescita significativa specialmente nelle vendite dello storico marchio in brik Tavernello, cresciuto del 4,2% rispetto all’anno precedente, attestandosi su una quota di mercato pari al 35,1% del segmento brik.
Quanto alle esportazioni, che incidono per un 28% sui ricavi totali del gruppo, la cooperativa è riuscita ad invertire la tendenza negativa registrata dall’intero Paese e, più in generale, da tutti i grandi esportatori, segnando nel mondo vino B2c un + 18%.
L’ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ
Tra i passi più significativi nell’ambito dell’impegno nella sostenibilità, nel 2020 c’è stato il raggiungimento dello standard Equalitas, la certificazione di sostenibilità assegnata da Valoritalia che attesta l’efficacia del modello di economia circolare realizzato dalla cooperativa in tutte le fasi della filiera produttiva.