Per imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che hanno prenotato il bonus pubblicità in una delle due finestre del 2020 è arrivato il momento di confermare gli investimenti pubblicitari realizzati lo scorso anno e che danno diritto a un credito d’imposta pari al 50%.
La dichiarazione sostitutiva va infatti presentata nella finestra temporale compresa tra l’8 gennaio e l’8 febbraio 2021, con slittamento di circa una settimana rispetto ai tempi previsti negli scorsi anni. Lo si può fare attraverso l’apposita piattaforma disponibile nell’area autenticata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite una società del gruppo o professionisti, associazioni di categoria, Caf e altri soggetti.
Nella dichiarazione dovranno essere riportati tutti gli investimenti pubblicitari effettuati nel 2020 sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Il bonus pubblicità stato oggetto di proroghe negli anni e, da ultimo, con la nuova legge di Bilancio è stato prolungato anche per il 2021 e il 2022. Confermata la nuova veste del credito d’imposta delineata con il decreto Rilancio, attraverso cui è venuto meno il requisito dell’incremento minimo e il valore del credito di imposta è stato portato al 50% dal precedente 30%.
L’elenco dei richiedenti il bonus per l’anno 2020, con la somma teoricamente fruibile da ognuno, è stato pubblicato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria lo scorso 25 novembre. I calcoli sono stati effettuati tenendo conto delle risorse a disposizione, 85 milioni di euro in totale.
Complessivamente, aver accesso al beneficio, occorreva presentare, all’Agenzia delle Entrate:
- la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato;
- la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati, per confermare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, presentata in precedenza, sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato e che gli stessi soddisfano i requisiti.
Nel secondo step, la cui scadenza è prevista l’8 febbraio, particolare attenzione nella compilazione va prestata al quadro “Dati degli investimenti e del credito richiesto”: in questa fase di conferma, vanno compilate esclusivamente le colonne 2 e 6 e l’ammontare degli investimenti indicato non può essere superiore a quello esposto nella “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”. Se viene indicato un importo superiore, l’applicazione web non consente all’utente di completare la compilazione.