Seppur in cronico ritardo rispetto ad altri Paesi, soprattutto del Nord e Centro Europa, in Italia si sente sempre più parlare di plant-based meat.
Dopo l’approdo sul mercato italiano di Beyond Meat e quello più recente di Future Farm, entrambi distribuiti da BMFood, e il consolidamento del brand This, senza dimenticare brand italiani come Emilia Foods e Food Evolution, è arrivato anche l’annuncio di Heura Foods.
SOSTITUTO VEGETALE DEL POLLO SANO E … MEDITERRANEO
La startup spagnola, uno degli astri nascenti del plant-based made in Europe, ha infatti ufficializzato la collaborazione con Glovo Market, alla quale sarà affidata la distribuzione per il mercato italiano.
Il debutto italiano avverrà con Heura Chicken, prodotto di punta della startup che si contraddistingue per l’etichetta corta, che rappresenta al contempo il vero limite di molti prodotti d’oltreoceano.
Caso unico nel panorama mondiale dei sostituti vegetali della carne, fedeli all’eredità della dieta mediterranea, Heura è l’unica società a utilizzare l’olio di oliva.
STARTUP E SETTORE IN FORTE CRESCITA
Nata a Barcellona nel 2017 da due attivisti – Marc Coloma e Bernat Añaños – fortemente votati a un’alimentazione attenta alla salute e all’ambiente, Heura è diventata in poco tempo una delle start up del settore a più rapida crescita (+460% 2020 vs 2019) con una distribuzione dei suoi prodotti in oltre 3 mila punti vendita tra Europa, Asia, Nord e Sud America.
Rize Etf stima che il valore del mercato della carne di origine vegetale possa passare da 10,1 miliardi di dollari nel 2018 a 30,92 miliardi di dollari nel 2026. Un mercato che sta guadagnando terreno anche in Italia. Complice anche il periodo di lockdown il consumatore ha preso maggiore coscienza di quello che mette nel piatto, prediligendo ingredienti che strizzano l’occhio alla salute, ma anche all’ambiente. Secondo il 32esimo rapporto Eurispes, quasi il 10% della popolazione italiana si alimenta in maniera sostenibile e “cruelty free”. Nel 2019 era il 7%. Una percentuale che, secondo gli esperti, è destinata a crescere nei prossimi anni.
SODDISFAZIONE DA AMBO LE PARTI
“L’attuale modello di produzione e consumo di carne animale è eticamente ed ecologicamente insostenibile” – commenta Marc Coloma, co-founder e CEO di Heura – “molteplici studi hanno dimostrato che l’allevamento intensivo di animali è uno dei principali responsabili dell’emissione di gas serra nell’atmosfera, producendo il 14,4% delle emissioni globali, più dell’intero settore dei trasporti, considerando treni, macchine, aerei e camion. È il maggiore responsabile del consumo di suolo, con la conversione di foreste e aree verdi in terreni da pascolo per coltivare mangime da destinare agli animali, e dell’impiego d’acqua. Se questo è il costo reale della carne, è imprescindibile introdurre sul mercato prodotti che soddisfino i gusti culinari a cui siamo abituati, ma che al tempo stesso rendano l’industria alimentare sostenibile nel lungo termine. Un’opzione che permetta al consumatore di poter scegliere con cognizione di causa. Quello che offriamo infatti, non vuole essere un sostituto della carne, ma un suo successore”.
“Siamo felici che Heura abbia scelto Glovo come primo distributore per entrare nel mercato italiano. Siamo costantemente alla ricerca di nuovi prodotti che possano ampliare la nostra offerta e soddisfare i gusti e le abitudini alimentari in continua evoluzione dei nostri utenti. La scelta di prodotti plant-based è una tendenza in atto da diverso tempo e grazie all’accordo con Heura potremo soddisfare questa domanda”, ha commentato Elisa Pagliarani, general manager di Glovo Italia.
HORECA MERCATO CHIAVE
Abbiamo raggiunto in esclusiva Marc Coloma per saperne di più.
“Affidarsi a Glovo Market per la distribuzione italiana – ci spiega Marc – ci permette di entrare direttamente nelle case, saltando i lunghi e laboriosi passaggi che invece prevederebbe la distribuzione “classica” nei canali della GDO, ma è ovvio che puntiamo comunque sulla multicanalità”.
A proposito di multicanalità del ruolo che può giocare l’horeca nel promuovere modelli alimentari più sostenibili anche tramite un maggior consumo di plant-based food, Marc non ha dubbi. “La mission di Heura è quella di far rivivere la stessa esperienza della carne ma …senza carne, affidandoci a quelli che sono i nostri valori. A tal proposito, i prodotti di Heura possono essere considerati come una bicicletta nelle mani degli chef, che con la loro creatività possono contribuire e superare lo scetticismo verso l’universo plant-based”.
Scetticismo che, come concorda anche Marc, è tanto più grande quanto più radicata è la cultura alimentare del paese, come succede ad esempio nei paesi dell’area mediterranea. Non è un caso che per la distribuzione del McPlant, McDonald’s abbia scelto per primi Svezia e Danimarca, due paesi che non vantano certo un patrimonio agroalimentare paragonabile a quello di Italia e Francia. Appunto per questo la comunicazione in Italia dovrà essere “forte e aggressiva, nella quale andremo a sottolineare il forte spirito mediterraneo dei nostri prodotti, l’etichetta corta e l’utilizzo dell’olio d’oliva, uno dei nostri punti di forza. Indubbiamente i pionieri del plant-based sono stati la nostra fonte di ispirazione, ma Heura rispecchia perfettamente quella che è la nostra filosofia e il nostro stile di vita”.
Come detto, la distribuzione inizialmente riguarderà solo il pollo, che “è il nostro prodotto di punta, ma nel futuro inseriremo gradualmente anche l’hamburger e dopo l’estate sorprenderemo il mercato con un’incredibile novità”.
Novità che noi di Food Service non mancheremo di raccontarvi.